lunedì 23 novembre 2009

LA LUNA POTREBBE DIVENTARE FONTE DI ENERGIA SOLARE

La luna, la luna, ci porterà fortuna… diceva più o meno una canzone di un po’ di tempo fa ed effettivamente per pochi indomiti astronauti ha regalato gloria eterna. Mito della corsa allo spazio a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70, nel prossimo futuro potrebbe diventare una risorsa energetica. Insomma, dopo anni di attenzioni tutte rivolte verso Marte, il nostro caro satellite potrebbe tornare ad essere meta ambita, data la sua grande ricchezza di silicio ed elio-3.

Silicio, appunto, di cui la Luna è composta per circa il 20%, è, lo sappiamo, l’elemento principale di alcuni tipi di cellule fotovoltaiche. E si è anche più volte parlato della difficoltà di reperimento e del relativo costo elevato qui, sulla Terra.
L’idea che inizia a stuzzicare la mente è quella di estrarre grandi quantità di silicio proprio dalla Luna, ma non per trasportarla sulla Terra (il costo, immaginiamo, sarebbe elevatissimo e non sostenibile), ma per costruire strutture solari giganti “lassù”. Energia che sarebbe poi convertita in microonde e inviata “quaggiù” per soddisfare una parte non indifferente dei nostri bisogni energetici.

Come si diceva, la Luna sarebbe anche ricca di elio-3, una rara forma di elio (la cui formazione, nel Sole, produce quell’norme quantità di energia che gli consente di scaldare i pianeti più affezionati). Ebbene, l’elio-3 potrebbe essere un ottimo carburante nucleare con cui creare nuovi reattori a fusione, garantendo energia relativamente pulita e sicura alle future generazioni. Ma si tratta, è bene dirlo, di una tecnologia ancora agli albori e forse non realizzabile in concreto.

Bello, anche se un po’ complicato. E’ sì vero che la superficie lunare è già “morta” e lo sfruttamento minerario non creerebbe “danni ambientali”, ma quello che preoccupa un po’ è il versante etico della questione, specie se si pensa alle guerre che ne sorgerebbero per i diritti di sfruttamento.

Come sempre, tutto dipende dal come si intendono fare le cose. Se qualcuno, come è probabile, intenderà arricchirsene, poveri noi… Se invece si vorrà progettare uno sfruttamento sostenibile, condiviso, pubblico e soprattutto per il bene del Pianeta, potrebbe essere una buona idea.


Nessun commento:

Posta un commento