Sono numerosi i vantaggi del conto energia, grazie a cui il FV sta contribuendo a rilanciare l’economia nazionale e potrà soddisfare quote crescenti e sempre piu’ apprezzabili del fabbisogno elettrico nazionale.
Solo pochi anni fa sarebbe stato impensabile considerare per il solare fotovoltaico la scala dei Gigawatt installati e dei Terawattora di energia prodotta. Invece, l’Italia si accinge a superare nel corso del 2010 la soglia del Gigawatt installato e le proiezioni al 2020 oscillano fra un minimo di 5 GW, sufficienti per coprire il 2% del fabbisogno elettrico nazionale, e un massimo di 55 GW che coprirebbe il 18% del fabbisogno nazionale. Nel 2007 il ‘’Position Paper’’ del Governo italiano stimava un potenziale massimo al 2020 di 9,5 GW mentre lo studio del Cnes - Commissione Nazionale Energia Solare, proietta al 2020 uno scenario di 15 GW: il 6% del fabbisogno elettrico nazionale. Difficile dire quale quale di queste proiezioni si avvererà ma, sulla base di quanto avvenuto in passato, possiamo stabilire alcuni punti fermi:
- Prendendo i dati del
- In soli 3 anni l’occupazione del settore è cresciuta di 10 volte e si sono creati 15000 posti di lavoro. Nonostante la crisi la crescita del settore continua.
- Il meccanismo del Conto Energia ha creato ricavi per le imprese, stipendi per le famiglie ed entrate fiscali per lo Stato di gran lunga superiori all’incentivo erogato, dando un utilissima spinta al rilancio dell’economia nazionale, proprio nel momento di maggiore bisogno.
SOLUZIONE “WIN-WIN” SECONDO GLI INGLESI
Nel mondo anglosassone tutto questo viene descritto come una soluzione “Win-Win”, dove tutti ci guadagnano e nessuno ci perde. Ma, a fronte di dati così positivi si chiederà: dove sta il trucco? Il trucco sta nel fatto che il meccanismo del Conto Energia si è rivelato uno strumento efficace per indurre soprattutto i privati a investire nel futuro del proprio Paese, impiegando risorse che altrimenti sarebbero rimaste bloccate dai circuiti della speculazione finanziaria.
Ovvio che, attraverso il prelievo in bolletta (componente A3), i consumatori elettrici restituiranno queste risorse agli investitori durante i 20 anni di durata della tariffa incentivante.
Ma è altrettanto vero che gli impianti continueranno a produrre energia elettrica per ben piu’ di 20 anni, in modo gratuito, senza consumare combustibile, senza inquinare e senza emettere gas serra.
Infine, c’è un altro elemento da non trascurare: grazie al CONTO ENERGIA l’Italia sta sviluppando una buona base industriale per giocare un ruolo importante nella competizione internazionale.
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